Naspi: le nuove regole sono una stangata e tanti la perdono, cambia la cifra

Le modifiche alla NASPI escluderanno tanti lavoratori dalla possibilità di ottenere l’indennità di disoccupazione. Cosa sta per cambiare?

La NASPI è l’indennità di disoccupazione erogata ai lavoratori subordinati che perdono il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà. Scopriamone le caratteristiche per capire, poi, cosa cambierà a breve.

NASPI regole nuove cifre
Cambiano le regole della NASPI, chi perderà la misura (Varesecultura.it)

Perdere il lavoro è un evento che scuote e mette in pericolo le famiglie. Non avere più un’entrata sicura, infatti, potrebbe far cadere al di sotto della soglia di povertà, far perdere la casa e portare ad uno stato depressivo difficile da superare soprattutto quando non si è più giovanissimi. Rimanere senza un’occupazione, dunque, è un ostacolo che si può superare solo con determinazione e con la capacità – se necessario – di reiventare sé stessi.

La ricerca di un nuovo lavoro potrebbe essere molto lunga soprattutto se si ha l’esigenza di una formazione o specializzazione in un campo. Durante questo periodo è possibile per i lavoratori con contratto subordinato rimasti senza lavoro fare domanda di NASPI. La misura sarà erogata per la metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni con un massimo di 24 mesi. L’importo è pari al 75% della retribuzione media imponibile degli ultimi quattro anni e diminuisce del 3% a partire dal sesto mese.

Nuove regole NASPI: i grandi esclusi dall’indennità

I percettori di NASPI possono continuare a ricevere l’indennità di disoccupazione mensilmente anche se trovano un lavoro. L’importante è rimanere entro determinate soglie reddituali. Ebbene, l’INPS ha comunicato con il messaggio numero 1414 del 9 aprile 2024 i nuovi limiti di reddito aggiornati da non superare per continuare a percepire la NASPI (oppure la DIS-COLL). Le cifre che andremo a citare si riferiscono agli anni 2023 e 2024.

NASPI regole con nuovi esclusi
I limiti reddituali da non superare o addio NASPI (Varesecultura.it)

Nella comunicazione dell’ente della previdenza sociale si legge come la soglia massima reddituale annua da lavoro dipendente o parasubordinato sia pari a 8.173,91 euro nel 2023 e a 8.500 euro nel 2024. Il limite reddituale per lavoro autonomo, invece, è di 5.500 euro (invariato rispetto al 2022). Infine, per le prestazioni di lavoro occasionale compatibili con NASPI e DIS-COLL il limite è di 5 mila euro.

Ricordiamo che qualora si lavorasse durante la fruizione dell’indennità di disoccupazione si ha l’obbligo di comunicare all’INPS il reddito presunto. In caso contrario si perderebbe il diritto alla prestazione. Ci sono delle tempistiche precise per procedere con questo invio del reddito presunto che variano in base all’importo da dichiarare. Naturalmente per i redditi 2023 sono già scaduti i termini di inoltro nel 2024 per continuare ad ottenere la NASPI. Si avrà tempo fino a gennaio 2025 per la comunicazione relativa ai redditi 2024.

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