Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese

Uno dei panorami più belli del Sacro Monte per il museo più antico della città, in parte progettato negli anni Trenta da Pogliaghi.

Un viaggio nella storia dell’arte attraverso cui scoprire la collezione del barone Giuseppe Baroffio Dall’Aglio, ricca di dipinti dal XV al XVIII secolo, e quella di tema mariano con opere del Novecento. Ma soprattutto la raccolta storico-artistica di S. Maria del Monte: sculture romaniche, intagli lignei quattrocenteschi e seicenteschi, tessuti e ricami d’età sforzesca, codici miniati rinascimentali e medievali.

museo baroffio
Museo Baroffio, fra storia e cultura: un viaggio nel tempo – Varesecultura.it

Il Museo Baroffio sorge nella piazzetta accanto al Santuario di Santa Maria del Monte, dove termina il vicolo sotterraneo che, dalla zona presso il campanile della chiesa, attraversa il caratteristico borgo in cima al Monte. L’edificio si sviluppa su più piani: i primi due, novecenteschi, furono progettati negli anni Trenta dal celebre architetto Lodovico Pogliaghi, il terzo piano fu ricavato successivamente in suggestivi ambienti dell’antica casa parrocchiale incastonati a fianco del Santuario, con interessanti resti di affreschi.

La Collezione del Museo Baroffo

Il patrimonio del Museo è formato dall’originale connubio tra la raccolta storico- artistica di S. Maria del Monte e la collezione del barone Giuseppe Baroffio Dall’Aglio. Tra le opere legate alla storia del luogo si segnalano sculture romaniche, intagli lignei quattrocenteschi e seicenteschi, codici miniati medievali e rinascimentali, tessuti e ricami d’età sforzesca.

La quadreria Baroffio è costituita da dipinti lombardi, emiliani, veneti e da notevoli opere fiamminghe e olandesi dal XV al XVIII secolo. Nel 2001 è nata una sezione di tema mariano con opere di artisti significativi del Novecento. Un percorso che consente di tuffarsi nella storia di Santa Maria del Monte e del suo Santuario con autentici capolavori dell’arte lombarda e contemporaneamente di volare lontano, sulla scia delle tante opere fiamminghe e olandesi, o verso alcuni protagonisti dell’arte europea del XX secolo.

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