L’ultima novità in fatto di busta paga è destinata a portare tanta frustrazione tra i dipendenti, che rischiano di vedere gli stipendi abbassarsi.
Arrivano pessime notizie per i dipendenti da parte della Corte dei Conti. La decisione presa non è stata accolta nel migliore dei modi, in quanto andrà ad intaccare gli stipendi percepiti dai lavoratori. In un momento in cui, per molte famiglie, diventa sempre più difficile far fronte a tutte le spese quotidiane, giunge dunque l’ennesima mazzata – dalla durata di 3 anni.
Quello che stiamo vivendo è un periodo complicato sotto più aspetti. Il fenomeno del carovita in Italia, infatti, sta rendendo più arduo riuscire ad arrivare alla fine del mese per tanti cittadini. Fattori come la pandemia di Covid-19 e i conflitti che stanno interessando Ucraina e Medio Oriente hanno influito negativamente sull’economia a livello internazionale, ampliando la situazione di crisi.
Il Governo ha risposto a tutto ciò con l’attuazione di bonus e sussidi, ai quali in molti si affidano nella speranza di poter ricevere delle entrate aggiuntive. A questi, si aggiungono altre agevolazioni rivolte ai cittadini, di cui è possibile beneficiare in specifici casi. Di recente, una delibera della Corte dei Conti ha bocciato un incentivo molto caro ai lavoratori dipendenti, che in seguito a tale decisione rischieranno di percepire delle buste paga più basse.
Busta paga, cambia tutto per i dipendenti: la decisione della Corte dei Conti
L’organo dedicato al controllo contabile ha ritenuto non idoneo il sistema di misurazione e valutazione della performance relativo al premio obiettivi che viene riconosciuto nella busta paga dei dipendenti pubblici. È quanto determinato nella delibera numero 62/2024/G: a detta della Corte dei Conti, gli incentivi erogati a tali lavoratori nel triennio 2020-2022 non avrebbero rispettato i criteri di meritocrazia previsti.
La sentenza è arrivata in seguito ad un’indagine che ha riguardato i dati provenienti dagli Organismi Indipendenti di Valutazione delle pubbliche amministrazioni centrali nel periodo di tempo in questione. La Corte ha bocciato il sistema di premi e ha stabilito la necessità di procedere con la definizione di criteri adeguati ai cosiddetti principi di buon andamento della pubblica amministrazione.
Ricordiamo che i premi in questione rappresentano un importante incentivo per i dipendenti, che va a riconoscere il loro impegno e il raggiungimento di determinati obiettivi, legati alla produttività del loro lavoro. Questi si rifanno, per esempio, alla performance e alla qualità dei servizi offerti, oppure alla capacità di generare un incremento nei profitti.
I premi si differenziano, dunque, dai bonus poiché non prendono in considerazione il soddisfacimento di determinati requisiti, quanto la diligenza e la dedizione dei dipendenti. Ora, la Corte dei Conti mira ad una rivalutazione dei sistemi sfruttati per valutare le performance dei lavoratori e determinare l’erogazione dei premi: il che porterà sicuramente a cambiamenti decisivi per tutti.